Idrocolonterapia: indicazioni e controindicazioni

La idrocolonterapia puo’ essere praticata a tutte le eta’, dall’infanzia all’eta’ avanzata. Possiamo disinguere le applicazioni cliniche, quelle profilattiche e l’impiego nella preparazione ad indagini diagnostiche

Applicazioni cliniche

1) – In campo clinico sono stati osservati benefici in diversi campi della medicina. Nel 1933 il Dr. Anthony Bassler, Professore di Gastroenterologia a New York, dopo l’osservazione di oltre 5000 casi clinici studiati per circa 25 anni, affermò che “…ogni medico dovrebbe rendersi conto che la disbiosi intestinale con tossiemia è il più importante fattore primario e favorente di molti disordini e malattie del corpo umano”. Naturalmente, l’idrocolonterapia viene sempre associata a istruzioni igieniche e dietetiche che interessano tutta la sfera di vita del malato. Il Dr. Bartle ha sintetizzato in questo modo le linee guida di una corretta terapia: “E’ opportuno insegnare ai pazienti come mangiare, come vivere, come lavorare e come giocare. E’ importante sottolineare loro che lo stato di salute non ritornerà solo e semplicemente come conseguenza dell’atto di prendere una medicina dalla bottiglia. Se si riesce a fare in modo che si rendano conto che stanno iniziando un processo di pulizia generale, e che è loro compito mantenere questo stato di pulizia anche successivamente al trattamento, e che il trattamento dei loro problemi si fonda su principi molto semplici, allora essi collaboreranno con grande interesse e disponibilità con il loro medico”. Le principali indicazioni della idrocolonterapia nel campo delle patologie colorettali sono riassunte nella Tabella 1. 

Tabella 1: INDICAZIONI ALLA IDROCOLONTERAPIA – PATOLOGIE COLICHE

  • Stipsi ostinata
  • Meteorismo e distensione addominale
  • Colon irritabile
  • Malattia diverticolare (non acuta)
  • Coliti aspecifiche da cause tossiche o batteriche
  • Dispepsia
  • Micosi intestinali, rettali e ano-perianali

Beneficiano della idrocolonterapia coloro che soffrono di stitichezza cronicae ostinata, di colon irritabile, di malattia diverticolare non in fase acutacolite tossicaileite terminale, con meteorismo e flatulenzealito pesantedigestione lenta e difficile oppure senso di pienezza gastrica dopo l’ingestione di minime quantità di cibo. L’idrocolonterapia è un coadiuvante quasi indispensabile nel trattamento radicale e definitivo delle micosi intestinalirettali e ano-perianale, soprattutto se croniche o recidivanti. Essa è anche indicata nella preparazione ad esami colici e alla profilassi pre- e postoperatoria. Le controindicazioni sono poche e possono essere temporanee o assolute (Tabella 2 e 3).

Tabella 2: CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE ALLA IDROCOLONTERAPIA

  • Gravi malattie cardio-vascolari (scompenso cardiaco congestizio o ipertensione arteriosa non controllata
  • Aneurismi dell’aorta addominale
  • Emorragie o perforazioni gastrointestinali
  • Neoplasie del colon e del retto
  • Colite ucerosa in fase attiva
  • Morbo di Crohn colico in fase attiva
  • Coliti specifiche in fase attiva
  • Malattia diverticolare in fase acuta
  • Insufficienza renale

Tabella 3: CONTROINDICAZIONI TEMPORANEE ALLA IDROCOLONTERAPIA

  • Gravidanza avanzata (nei primi mesi la terapie è anzi benefica e prepara meglio al puerperio)
  • Ernie voluminose della parete inguinale non operate
  • Affezioni proctologiche in fase acuta (emorroidi, fistole, ragadi, ascessi, prolassi rettali: in realtà si tratta di difficoltà di esecuzione più che di vere e proprie controindicazioni)
  • Recenti interventi chirurgici al colon o al retto

Particolarmente interessanti sono le applicazioni alla stipsi e alla sindrome da ostruita defecazione. I presupposti per la validità dell’idrocolonterapia nel sintomo stipsi sono elencati in Tabella 4. 

Tabella 4: IDROCOLONTERAPIA PRESUPPOSTI DELL’EFFICACIA NELLA STIPSI

  • Insufflazione pulsata di acqua a diverse temperature con effetto “training” su muscolatura longitudinale, circolare e sfinterica del colon
  • Aumento dell’idratazione
  • Aumento del riflesso inibitorio retto anale (RIRA)
  • Massaggio del terapeuta
  • Accompagnamento verbale con effetto rassicurante
  • Effetto psicologico di rilassamento e di “sentirsi puliti”

Poiché non esistono studi prospettici e controllati che ne dimostrino una reale utilità pubblicati su riviste internazionali ovvero su med-line, abbiamo allestito uno studio osservazionale basato su valutazioni obiettive e quantitative della sindrome da ostruita defecazione, definita anche sindrome dell’iceberg per il fatto che il terapeuta si trova a curare lesioni evidenti, mentre spesso la vera causa dei disturbi è legata a lesioni occulte. Un gruppo di 10 pazienti è stato sottoposto ad idrocolonterapia (HCT) e un gruppo di altri 10 pazienti a terapia convenzionale (TC) con lassativi, fibre, riabilitazione e chirurgia. In entrambi i gruppi 8 pazienti erano di sesso femminile e 2 di sesso maschile.

Un mese dopo HCT il punteggio della stispsi si è ridotto del 44%, mentre dopo TC la riduzione è stata solo del 19%; lo score dei sintomi da 8 a 4,5 dopo HCT, da 11,2 a 9,2 dopo TC. D Dopo tre mesi, sia dopo HCT che dopo TC vi sono state recidive della stipsi, rispettivamente del 57% e 60%. Durante o dopo HCT non abbiamo osservato complicanze o sequele negative, mentre nel gruppo trattato con TC vi sono stati 2 casi di complicanze importanti, pari al 20%, entrambe dopo intervento chirurgico, entrambe in pazienti con anismo e ansia/depressione. Secondo i risultati dello studio, l’HCT sembra essere efficace nella cura dei pazienti con stipsi da ostruita defecazione e non ha fatto rilevare complicanze, a differenza della TC. Certamente studi randomizzati su più ampie casistiche e con un follow up più lungo sono necessari per dimostrare una reale efficacia dell HCT (e forse una sua superiorità nei confronti della TC). Tuttavia a una prima indagine l’HCT dimostra un trend positivo, con una maggior percentuale di miglioramento dei sintomi a breve termine oltre che con una assoluta mancanza di complicanze. I dati dimostrano che i benefici ottenuti sono per lo più temporanei, ma la HCT trova vantaggio nel fatto che può essere facilmente ripetuta e continuata nel tempo senza complicanze o effetti collaterali. Per il futuro sembra quindi importatnte individuare un corretto timing tra le sedute per evitare di vedere affievolire i buoni risultati ottenuti.

Applicazioni profilattiche

2) L’idrocolonterapia, oltre che per scopi terapeutici, si propone anche fini di rilassamento e profilattici.

In generale, la terapia migliora lo stato di idratazione dei pazienti: l’acqua assorbita durante il trattamento ripulisce i tessuti a livello cellulare e rimuove le tossine favorendone l’eliminazione a livello del fegato, dei reni, della pelle e del sistema linfatico, oltre che nel colon. L’irrigazione con acqua calda e fredda induce il rilassamento e la contrazione della muscolatura colica, facilitando la peristalsi e migliorando una eventuale atonia del colon. Il corpo continua il processo di purificazione anche dopo il trattamento; ovviamente, l’adozione di una dieta appropriata aiuterà a mantenere l’equilibrio della flora batterica fisiologica e ad avere un colon più sano. In genere si consiglia una serie di 3-6 trattamenti da eseguire nell’arco di 2-3 settimane. In seguito, si consiglia una terapia di mantenimento con cicli di 2-3 trattamenti ogni 3-6 mesi. La serie di trattamenti dipende dalla valutazione da parte del medico dei sintomi individuali e delle condizioni intestinali.

Colon Wash nella preparazione ad indagini diagnostiche

3) Colon Wash – Preparazione ad esami radiologici ed endoscopici (Tabella 5) : l’idrocolonterapia (in questi casi definita anche come Colon Wash) è un ottimo metodo di preparazione per il clisma-TAC, la colonscopia virtuale, la colonscopia tradizionale e la rettosigmoidoscopia. Questo tipo di preparazione elimina la necessità di lassativi e consente una pulizia più accurata per l’esame.

• Per il clisma-TAC, la colonscopia virtuale, la colonscopia tradizionale e la rettosigmoidoscopia lo schema è il seguente: dieta esclusivamente liquida dalla mezzanotte del secondo giorno precedente l’esame; il giorno dell’esame un trattamento di Colon Wash alle ore 8.00; l’esame può essere eseguito già a partire dalle ore 10.00.

• Un trattamento idrocolonterapico con Colon Wash dopo esami radiologici ripulisce in modo efficace il colon dalla sospensione baritata residua, minimizzando i fastidi derivati al paziente dal bario ritenuto, ed elimina il problema di materiale opaco residuo nel caso si debbano eseguire altri esami radiologici senza contrasto o del tratto gastroenterico superiore.

• Il Colon Wash è anche una valida metodica per preparare i pazienti ad un intervento chirurgico sul tratto gastroenterico. Questo sistema di pulizia intestinale consente un campo chirurgico assolutamente pulito e diminuisce il rischio potenziale di complicanze postoperatorie dovute alla presenza di batteri a livello della ferita laparotomica.

Tabella 5: PREPARAZIONE E ESAMI (COLON WASH)

  • Colonscopia
  • Rettosigmoidoscopia
  • Clisma-TAC
  • Colonscopia virtuale
  • Chirurgia gastrointestinale
  • Interventi in anestesia totale
  • Ileo paralitico post-operatorio