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Significato olistico delle malattie dei polmoni Lezioni dal Coronavirus Covid-19 Le malattie dei polmoni sono tornate di moda poiché i polmoni sono il bersaglio principale dell’infezione da Coronavirus Covid-19. Nelle tradizioni mediche olistiche antiche i polmoni sono organi legati alla tristezza.  Quando e perché proviamo tristezza? Quando le situazioni della nostra vita non sono conformi a quello che noi vorremmo o a quanto desideriamo. Se le cose non vanno come vorremmo noi, ci sentiamo tristi.  Polmoni come realtà dualistica Ma i polmoni sono anche l’organo che ci consente di respirare, si espandono e si contraggono continuamente durante la nostra esistenza, senza mai fermarsi. In questo modo, manifestano il continuo oscillare che caratterizza la vita nella dimensione terrestre, il continuo evolvere da una situazione all’altra, il continuo alternarsi delle vicende dell’umano.  In una parola, i polmoni rappresentano la realtà dualistica (mente-corpo) della vita su questo pianeta. Ciò avviene quando respiriamo bene, quando viviamo in piena libertà questo fluire armonico e ci muoviamo con esso, godendo di esso e non ponendogli limiti o costrizioni.  Polmoni come organo dello spazio personale Se osserviamo la struttura dei polmoni, vediamo come siano estremamente leggeri. All’osservazione microscopica, la struttura principali sono gli alveoli polmonari, costituiti da poca materia e molto…spazio. I polmoni sono anche l’organo dello spazio, del nostro spazio personale. Una sofferenza del polmone è in qualche modo collegata a una limitazione del nostro spazio personale, al sentirci “compressi e imbrigliati”. Il fumatore spesso è un individuo che, in modo subconscio, cerca di riappropriarsi del proprio spazio vitale. Secondo la tradizione vedica, i polmoni appartengono al distretto energetico governato dal 4° chakra. Questo chakra ha a che fare con tematiche di legame. Il legame è ciò che ci lega ad altre persone, ad oggetti o a situazioni e circostanze. Malattia dei polmoni come tristezza dovuta a limitazione di spazio  Quindi, se mettiamo insieme tutti questi elementi, scopriamo che una malattia polmonare ci parla della tristezza legata al fatto che ci sentiamo compressi, ingabbiati, non in grado di espanderci come vorremmo nella vita. In genere, gli esseri umani tendono ad incolpare di queste limitazioni altri esseri umani (marito, moglie, figli, genitori, suoceri, capo-ufficio, professori, il governo, etc.) oppure circostanze e situazioni esterne.  L’incapacità o l’impossibilità di uscire da questi legami crea una tristezza progressiva e sempre più profonda.  Oppressione frutto della incapacità di accettare il fluire della vita Ma sono veramente gli altri o le circostanze ad essere responsabili del nostro senso di oppressione e prigionia? In realtà, questa limitazione di spazio, e la conseguente tristezza, derivano dalla nostra difficoltà ad accettare ciò che la vita ci porta, vorremmo controllare noi gli eventi e i risultati. Non accettiamo il fluire della vita, con tutto ciò che questo comporta.  La vita ci propone incontri, situazioni ed eventi che arrivano a noi.  A noi la possibilità di accogliere quello che arriva e di utilizzarlo come un insegnamento, oppure di opporci ad esso restando attaccati alla nostra “rigidità”, alla nostra visione di come le cose “dovrebbero andare” o “sarebbero dovute andare”.  Attaccamento al passato = limite all’espansione creativa In questo, rivestono un ruolo fondamentale i legami con persone e oggetti che non riusciamo a lasciare andare, ma, soprattutto, al forte attaccamento all’immagine che abbiamo di noi stessi, alla credenza di essere il prodotto di ciò che è stato, del nostro passato.  Questo ci porta a costruire un futuro basato sempre su ciò che conosciamo e limita di molto la nostra capacità di espanderci creativamente e di fluire con il corso della vita.  Per vivere bene, mi disse un giorno saggiamente il mio Maestro Bert Hellinger, “accogli quello che arriva”. Intendeva, con questo, mostrarmi che tutto ciò che ci accade è una lezione nell’ambito della Università della vita. Cosa ci aiuta a guarire da una malattia polmonare? Ecco che accogliere le persone che sono intorno a noi, le situazioni in cui la vita ci ha posto, comprendendo l’insegnamento nascosto dietro a tutto questo, può aiutarci a guarire da una malattia polmonare. Da qui possiamo muoverci allora con uno slancio creativo che rappresenta una rinascita.  Quella rinascita che Gesù indicava a Nicodemo quando gli diceva che per poter comprendere realmente il Mistero della Vita su questa Terra è necessario “rinascere in Spirito”. dott. Riccardo Annibali ...